p+34 625700360 - +34 626736794 - ALLEVAMENTO E VENDITA DI CAVALLI E ASINI MINIATURA REGISTRATI

Percorso etologico

I bisogni naturali, emozionali e fisici dei cavalli, nei suoi rapporti con l’uomo ((Numero 8 – maggio/giugno 2007 - Articolo tradotto dal francese, Planète Cheval au Naturel) (www.cheval-nature.com)

Etologia: la gestione dei cavalli, basata sul loro comportamento - dal loro linguaggio alla comunicazione: I cavalli che vivono in branco hanno un livello d’energia superiore, rispetto a quelli che vivono con l’uomo. Infatti, si ammalano molto meno dato che le loro difese immunitarie sono maggiori, le loro facoltà mentali più acute e il loro cervello, molto più svilluppato. A contatto con una società, nella quale la cooperazione è essenziale, sono disposti a cooperare con coloro che le curano e le montano. Senza dimenticare un vantaggio supplementare: i cavalli che vivono nel branco sono molto più ‘performants’.
Planète Cheval au Naturel Numero 2 - Janvier 2006

Il codice F.E.I e il “benessere”

Ognuno interpreta la parola ‘benessere’ a modo suo. Assicurare il benessere del proprio cavallo è questione di etica e di morale ma questo benessere è mal definito e troppo soggettivo. La cosa viene facilitata dal fatto che sempre più numerosi organismi officiali stabiliscono dei Codici di Benessere, dalla Communità Europea alla Federazione Equestre Internazionale.

Per il benessere del cavallo:



  • In tutti i sports equestri, il cavallo viene considerato come supremo.
  • Il conforto del cavallo passa prima delle esigenze degli allevatori, allenatori, cavalieri, proprietari, venditori, organizzatori, sponsors, ufficiali.
  • Tutte le manipolazioni e i trattamenti veterinari devono salvaguardare la salute del cavallo e il suo benessere.
  • Vanno sostenuti tutti i criteri mirati ad incoraggiare e rafforzare ad ogni momento, la salute, l’equilibrio nutrizionale, e sanitario del cavallo, oltre che la sua sicurezza.
  • Le disposizioni necessarie durante i trasporti saranno prese per assicurare la ventilazione, l’alimentazione, l’abbeveramento adequati, cosi come un ambiante sano.
  • Verrà data una particolare attenzione ad una migliore educazione nel campo dell’allenamento degli cavalli, delle pratiche equestre in genere, e nella promozione degli studi scientifici sulla salute.
  • A tutela del cavallo, lo stato di salute e di competenza del cavaliere verrano valutati come elementi essenziali.
  • Tutti i metodi di equitazione e di allenamento sono tenuti a considerare il cavallo come un essere vivente, ogni tecnica considerata abusiva dalla F.E.I è vietata.
  • Le Federazioni Nazionali dovranno effettuare i controlli necessari per assicurare che tutte le persone e gli organismi sotto la loro giuridizione rispettino il benessere del cavallo.
  • Gli statuti e le regole nazionali e internazionali dello sport equestre riguardano sia la salute che il benessere del cavallo e vanno applicati non soltanto durante le manifestationzi nazionali ed internazionali, ma anche in sede di allenamento. Le regole e i regolamenti vanno costantemente aggiornate in modo da garantire tale benessere.

In conclusione:



  • Isolare un cavallo dai suoi simili lo rende infelice, quindi l’isolamento va contro il Codice.
  • Rinchiudere un cavallo in un box è suscettibile di provocare un livello di stress elevatissimo e dei comportamenti stereotipati (tic, ballo dell’orso, incensamento etc) che appaiono di seguito a privazioni sensoriali, questo va quindi contro il Codice.
  • La svezzamento forzato è particolarmente stressante sia per il puledro che per la giumenta e va quindi contro il benessere del cavallo.
  • La privazione da ogni contatto sociale e di giochi genera cavalli psicologicamente squilibrati, ciò è contro il Codice.
  • Gli accessori come speroni, morsi, cravache, cosi come ogni arnese che funzioni costringendolo fisicamente, provoca dolore, sconforto, hanno un effetto opposto al benessere, e quindi vanno contro il Codice.
  • I metodi di allenamento che comportano elementi di costrizione psicologica e che producono tali sintomi quale la sindrome post-traumatica sono contrari al benessere e quindi vanno contro il Codice.



Altre domande?

Quando la F.E.I interverrà per sorvegliare l’incidenza delle ulcere dello stomaco nei cavalli che partecipano ai concorsi di dressage di alto livello? Quando stabilirà dei rapporti sugli stalloni eutanasiati perche sono diventati dei killers psicopatici a furia d’isolamento? Sarà un giorno disposta la F.E.I a riconoscere che l’uso del morso è direttamente legato al ballo dell’orso? Senza arrivare a questioni cosi radicali, è capace di modificare il regolamento solo un po’, e permettere ai cavalieri di uscire in concorso di dressage, senza morso? Ci sono sufficienti evidenze del fatto che nessun cavallo dovrebbe essere montato prima dei 3 anni e che il fatto di sfruttarlo prima, provoca degli danni irrimediabili al suo apparato scheletrico-muscolare, al punto di distruggere qualsiasi promessa di carriera, e mandarlo al macellaio! Negli concorsi d’equitazione, è risaputo oggi, che un cavallo raggiunge il suo potenziale ottimale, all’età di 9 a 12 anni e che un cavallo della capacità di ‘Charisma’, continuava a vincere all’età di 16 anni!

Articolo firmato: Andy Beck Editore della rivista internazionale “Planète Cheval au Natural”